giovedì 27 settembre 2007

Che viaggiatore sono io?

Quando avevo 18 anni, sono andata in Grecia con le mie amiche. Eravamo in 10 e mi sono divertita molto...c'era il sole per tutta la vacanza e molto alcol, ed i nostri obiettivi principali erano essere ubriache e prendere il sole! Ma questa tipa di vacanza not mi interessa molto al giorno d'oggi, perché adesso mi piace apprezzare la cultura e lo stile di vita del Paese che visito; la cucina, l'ambiente, la gente ecc. Non intendo dire che una vacanza come la mia in Grecia non è divertente (perché lo è veramente!) ma d'ora in poi non visiterò un Paese senza rendermi conto della società e l'ambiente del Paese.

Riguardo ai turisti in una città straniera, diciamo che non è difficile scorgere un inglese all'estero! Con la pelle rossa a causa del troppo sole (in Italia si è consigliati rimanere dentro dalle 12 alle 4, gli inglesi invece pensano che dalle 12 alle 4 sia da pazzi rimanere dentro..."ma c'è il sole più caldo, dobbiamo abbronzarci!!!") una bottiglia di birra in mano e senza dubbio una maglietta di calcio e pantaloni corti...
Per gli italiani, ci sono molte cose che rendono facile il riconoscimento di un italiano all'estero. La moda, l'uso delle mani quando parlano, il colore della pelle, la voce alta ecc. Fortunatamente per un italiano, questi stereotipi non sono male, d'altronde per un inglese, tutta è un'altra cosa...speriamo che quest'anno tutti gli inglesi qui a Urbino possano cambiare cosa pensano gli urbinati degli inglesi!!!

Giornate Europee del Patrimonio, 29-30 settembre

Porte aperte di monumenti, musei, siti.

Le grandi strade della cultura: un valore per l'Europa. Sabato 29 e domenica 30 settembre 2007 in occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio” ingresso gratuito in oltre 1.000 fra Musei, Gallerie, Aree archeologiche, Monumenti, Biblioteche e Archivi Statali. In tutta Europa si aprono gratuitamente le porte di monumenti e siti, alcuni dei quali abitualmente chiusi al pubblico, e si organizzano eventi culturali, permettendo ai cittadini di conoscere e godere del proprio patrimonio e di diventare parte attiva nella salvaguardia e nella valorizzazione di esso per le generazioni presenti e future.


mercoledì 26 settembre 2007

Le Vacanze

Secondo me e' anche abbastanza facile trovare noi inglesi all' estero. Si dice che, sopratutto al mare, sulle spiage si trovano solo i cani matti e gli inglesi. Allora noi siamo sempre bruciati dal sole!

Io pero' non mi piace andare al mare, preferisco una vacanza in montagna. Con l'aria fresca e un bel lago vicino per nuotare. Poi mi piace fare le passegiate in bosco o qualsiasi posto per camminare. Pero' ancora di piu' preferisco le vacanze d'inverno. Un anno a scuola sono stata una volta sciare a Valle d'Aosta. Mi sono divertita moltissimo e spero un giorno di ritornare.


V Giornate della Traduzione Letteraria

Non avete ancora programmi per il fine settimana? Ecco un'interessante iniziativa che puo' interessare i linguisti e i futuri traduttori...

Dal 28 al 30 settembre prossimi, presso l'Università degli Studi di Urbino, si svolgerà la quinta edizione delle Giornate della Traduzione Letteraria. Professionisti dell'editoria, scrittori, studiosi e naturalmente traduttori si alterneranno in seminari e dibattiti per analizzare problematiche e orizzonti di un mestiere grazie al quale la letteratura valica i confini linguistici di appartenenza e diventa patrimonio comune e condiviso. Ospite d'onore del convegno sarà Peeter Torop, illustre studioso di teoria della traduzione.

Per maggiori informazioni cliccate qui.

Se non siete interessati a frequentare tutte le conferenze potete anche andare ad ascoltarne alcune senza iscrivervi.

martedì 25 settembre 2007

Io non ho paura

Questo e' un film molto importante ed interessante nel senso che mostra un rapporto fortissimo tra due amici, e anche il modo in cui un ragazzo diventa un uomo.
All'inizio sembra che Michele, il protagonista del film, sia solo un ragazzo che sta giocando con i suoi amici, facendo le cose che fanno normalmente i ragazzini.
Un giorno dopo aver giocato con i suoi amici, Michele ritorna per cercare gli occhiali di sua sorella, e scopre un ragazzo in un buco vicino a una casa vuota e rovinata. Michele torna spesso per vedere il ragazzo, Filippo, e fra tutti i due cresce un rapporto forte.
Una sera Michele sente una conversazione fra il suo padre e gli altri uomini che hanno preso Filippo dalla sua famiglia. Hanno preso Filippo per ottenere il soldi che si offrono per la scoperta di Filippo.
Mi e' piaciuto questo film perche' rappresenta un elemento importante della vita , cioe' l'importanza di una amicizia cosi' forte, mentre allo stesso tempo mostra le difficolta' che si deve superare per diventare un adulto, una persona 'senza paura'.

Gli italiani lavorano troppo

Io credo che il maggiore motivo per cui l'Italia è maglia nera per il numero di nascite in Europa, è la mancanza di tempo. Non credo che le coppie di fatto o sposate non vogliano avere figli sennò che sanno che non avranno tempo per stare con loro. La vita agitata ed occupata non fa un piccolo spazio per i bambini.
Se io fossi l'amministratore del quartiere organizzerei qualche festa solo per famiglie con 2 figli o più o che le famiglie numerose, 3 o più figli, abbiano sconti in alcune attività, come lo sport , i giochi e soppratutto gli studi.
Nel mio paese, le famiglie numerose (3 o più figli), hanno sconti soprattutto in materiale didattico per la scuola (in tutti i livelli), e danno molte borse di studio, tanto per studiare nel tuo paese come fuori dello stesso.

Però io credo che la miglior alternativa è che le mamme e i babbi, abbiano più tempo libero, che possano andare a mangiare a casa, che non facciano ore di più, e che solo lavorino quel che è neccesario per vivere felicemente, e non più, perchè credo che è più importante la relazione dei genitori con i fligli, passare il fine settimana assieme, andare a vedere il partito che a loro tanto piace... a che abbia la stanza più grande o l'ultimo cellulare di moda.
Certo, gli italiani (insieme agli americani ?) sono il popolo più riconoscibile al mondo... Io direi che ci sono certe caratteristiche comuni : parlano forte, hanno un parlato "colorito" (per il rispetto di questo blog mi rifiuto a chiarire !), sono sempre a telefono e proprio per questo parlano forte. Se qualcuno ti taglia la precedenza vuoi mettere che è italiano ? :-p Poi possono distinguere in base all'età : gli adolescenti milanesi che fanno la gita scolastica a Strasburgo hanno tutti tute e scarpe griffate. Gli altri magari si riconoscono dal taglio dei capelli, dal modo di camminare, dagli stivaletti...
I francesi in viaggio invece hanno tutti sopra i 60 anni. Anche perché i francesi, essendo profondamente sciovinisti, non escono dalla Francia. Quelli che vanno in giro già conoscono tutta la Francia e cercono paragoni (negativi ovviamente). C'è chi dice davanti alla torre di Pisa : "Guarda che la Tour Eiffel è più bella!", o chi davanti al golfo di Napoli "Guarda che in Francia la strada è indicata meglio". Insomma, hanno la mente un po' chiusa. Poi un francese anche giovane non parla mai l'inglese e si giustifica dicendo che il mondo intero dovrebbe parlare francese. Il francese all'estero lo trovate al ristorante francese, massimo all'italiano. Poi hanno sempre il berretto con la visiera e le scarpe da ginnastica perché non prendono l'autobus, non si fanno indicare la strada, e quindi girano tutta la città a piedi, magari si perdono... In poche parole : il francese in vacanza all'estero è RIDICOLO !
Io invece ho sempre odiato quel modo di fare. Penso che se si vuole visitare un altro paese ci debba essere un po' di elasticità... Anzi, il vero turismo dovrebbe favorire la scoperta individuale del paese, del popolo, della cultura che si vuole visitare. No ai viaggi organizzati in cui ti lasciano cinque minuti davanti alla Gioconda per fare una foto, no a "seguite l'ombrello", no alla cinquantina di persone che sbarcano al palazzo ducale e inquinano la tua visita !
Il mio primo grande viaggio all'estero è stato a Napoli. Ho avuto la fortuna di essere accolta dai miei suoceri e quindi di vedere Napoli con gli occhi di un napoletano. La fortuna di andare nei posticini che non sono indicati sulle guide e che magari sono più interessanti del Castel dell'Ovo... La fortuna di conoscere la gente del posto, di immergermi nella cultura napoletana, magari nei problemi napoletani. No, Napoli non è solo "pizz', mafia e mandulin"... Io quindi ho il profilo "un mondo da esplorare", e infatti appena ho un po' di tempo libero prendo la corriera per Caserta e ci torno, perché non ho finito di esplorarla.

Io non ho paura

Io non ho paura e' un film di Gabriele Salvatores tratto del libero di Nicolò Ammaniti. E' un film molto potente, in cui si parla di Michele, un bambino che abita con la famiglia nel sud dell'Italia. Con gli amici Michele va sempre cercare qualcosa da fare. Un giorno trova un pozzo vicino una casa abbandonata. Dentro c'e' un bambino tutto confuso che pensa di essere morto. Michele ritorna spesso per visitare il bambino e per provare a aiutarlo. Loro due comminciano una strana amichezza. Quando Michele si e' reso conto che il bambino e' stato portato via dalla sua famiglia e il papa' di Michele e' uno che l'ha fatto, Michele aiuta il bambino a fuggire.
Il film e' veramente bello perche' e' tutto fatto dal punto di visto di un bambino, Michele. Possiamo immaginare quello che pensa e senta. Mi e' piaciuto molto.

Italiani in vacanza


Prendendo spunto dall’articolo a pag. 84 e indicate le caratteristiche che rendono riconoscibili gli italiani quando sono in un altro paese. Pensate poi ai vostri connazionali: quali sono i loro comportamenti e specificità in viaggio?

Racconta la tua vacanza tipo: che tipo di viaggiatore sei?
Ti piace la vacanza dalla formula "tutto incluso", preferisci l’avventura o ami scoprire la vita notturna e il divertimento senza limiti?
Descrivi il tipo di viaggiatore in cui ti conosci facendo riferimento alla tabella di pag. 88 e racconta un tuo viaggio recente.

Per saperne di più su gli italiani e le vacanze ascolta la puntata del 26/06/07 della trasmissione radiofonica Il baco del millennio, in onda dal lunedì al venerdì alle 10.45 su Radio Uno.

Le ferie e chi ce le ha - Conduce Giorgio Zanchini

Dove vanno in vacanza gli italiani? O meglio: gli italiani vanno in vacanza? Quali sono le tendenze che caratterizzano le nostre ferie? Nell'ultima settimana di programmazione il Baco pensa alle vacanze proponendo una sorta di anatomia socio-economica del popolo vacanziero. Il turismo di massa è una delle conquiste della modernità, ma quali rischi corre, con afflussi massicci di visitatori, il patrimonio paesaggistico, artistico e culturale? Le vacanze hanno rappresentato per molto tempo uno status che definiva le classi più abbienti che potevano permettersi mesi di villeggiatura, mentre per i ceti svantaggiati restava la settimana di ferragosto nella quale accalcarsi in interminabili code autostradali. È ancora così?

26 Settembre - Giornata Europea delle Lingue

Una notizia di sicuro interesse per gli studenti Erasmus che si trovano ad imparare una nuova lingua.

Il Consiglio d'Europa (quello con sede a Strasburgo, da non confondere con il Consiglio dell’Unione europea), in occasione del 776esimo Consiglio dei Ministri, ha deciso di istituire una "Giornata Europea delle Lingue" da celebrarsi ogni anno il 26 settembre. Il Comitato dei Ministri ha suggerito che la Giornata venga celebrata nei diversi Stati membri in maniera flessibile e adeguata alle priorità dei diversi Paesi, con l'intenzione di proseguire le attività intraprese nel 2001, Anno Europeo delle Lingue, che hanno spesso visto positivi esempi di partnership e reti tra diverse Istituzioni.


Lo sapevi che….
- Ci sono fra le 6000 e 7000 lingue nel mondo parlate da 6 bilioni di persone in 189 stati indipendenti.
- Ci sono circa 225 lingue indigene in Europa, quasi il 3% del totale globale.
- La maggior parte delle lingue sulla terra vengono parlate in Asia, India, Africa e Sud America.
- Molti europei pensano che la maggior parte delle persone pali solo una lingua, ma in effetti al meno la metà della popolazione mondiale è bilingue o plurilingue, parla almeno due o più lingue.


Altre curiose e interessanti informazioni di questo tipo le trovi qui, nella pagina del Centro europeo per le Lingue Moderne (ECML) dedicata all’evento.

Pensa ad un modo di celebrare la giornata con i tuoi compagni. Cosa faresti?

venerdì 21 settembre 2007

io non ho paura

Il film di Salvatore "Io non ho paura" è drammatico e penso che la trama sia stata scritta negli anni '70/'80. Quest'opera tratta di un ragazzo di dieci anni che vive al Sud d'Italia che trova un ragazzo nascosto, sporco e incatenato in un buco per terra. Visto che hanno la stessa età fanno amicizia. Dopo qualche giorno il ragazzo del Sud, che si chiama Michele, si rende conto del fatto che il suo amico, il milanese Filippo, è stato rapito dal padre e dai suoi amici, che sono contadini e lavorano i campi. L'hanno fatto per estorcere denaro dai genitori del bambino. Mentre Michele vuole aiutare a Filippo di scappare viene ferito dal proprio padre che è stato scelto per uccidere Filippo.
Il racconto ha un ritmo naturale perché non ci sono i flash back, analessi o prolessi. Anche se avviene il trama al Sud si capisce molto bene la lingua parlata, solamente si creano i problemi quando imprecano usando il dialetto. Secondo me è un buon testo che mostra che una cosa illegale può distruggere una famiglia: ci sono i conflitti tra il figlio ed i suoi genitori, tra i genitori e anche tra il padre di Michele e gli altri contadini.
Cludendo si può dire che il sogno, degli adulti, del soggiorno al mare non si realisce e tutto finisce in una tragedia.
Mi è piaciuto il film di Salvatore però lo che mi stupisce e delusa è il fatto che un padre, che ha dei figli, è in grado di danneggiare e rapitare un bambino e alla fine e tanto cieco di rabbia e contemporaneamente di paura che non nota che è suo figlio che si trova nella stalla, al posto di Filippo.
Il film fa vedere che la situazione sociale è peggiore al Sud che al Nord perchè non guardagnano tanto soldi lì per poter vivere vicino al mare, così che non vedono un'altra soluzione che arricchirsi a spese di lasciar sparire una persona.

Recensione

Io non ho paura

Il romanzo di Niccolò Ammaniti era la base del film di Gabriele Salvatores del 2003. L'infanzia, soprattutto i soui conflitti famigliari, è il tema di questa dramma cinematografico. Si tratta di un bambino, Michele, che deve fare l'esperienza di assumere una grande responsabilità: per caso si trova in metà di un crimine orribile, un avvenimento che gli insegna courage e mette la relazione con suo padre alla prova. Un estate soffocante, un paese piccolissimo e gente da piccolo borghese con un segreto terribile creano un'atmosfera che rendono il film molto realistico. Sempre dal punto di vista di Michele questa storia viene raccontata cronologicamente e finisce nella catastrofe originata della ricerca del denaro rapido. Questo piccolo paese siciliano isolato non permette di nascondere l'indole umana, quindi è un palcoscenico perfetto per un dramma sociale dei giorni nostri.
Il film fa pensare il pubblico a sua famiglia, alla sua vicinanza, ai soui amici. Non dice che ognuno può essere cattivo, ma che nascosto nella famiglia, nelle piccole società ci esistano dei lati oscuri. Michele, il bambino, ha il destino di svegliare il buono nei adulti e di venire a sapere che a volte c'è bisogna di un disastro per rafforzare relazioni con i soui cari.

Io non ho paura

Io non ho paura, è una intrigante storia narrata da Gabriele Salvatore, ispirato dal libro di Nicolò Ammaniti.
La storia è ambientata nell' Italia degli anni 60, al sud, un piccolo paesino di 6 case e grandi deserti di grano.
Michele ha dieci anni e forma parte di un gruppetto di amici che sempre trovano qualcosa da fare. Un giorno in una casa abbandonata Michele trova un pozzo nella terra, nel quale si trova un bambino. Al principio è molto spaventato, pensaba che era un montruo, ma poi comincia a frequentarlo in secreto e a conoscierlo meglio, e si accorge che è un bambino normale come lui.
Una notte ascolta per la televisione che si sta cercando un bambino che è stato sequestrato, e la foto corrisponde al suo amico secreto; poi si accorgie che i sequestratori sono i suoi propi genitori, i vicini e uno strano sconosciuto che dev'essere stato il capo di tutto.
Pochi giorni dopo, Michele gli racconta il secreto a un amico, a cambio di una macchinina, e questo non potrà mantenerlo per molto tempo, fino a che si accorge tutto il paesino che Michele ha trovato il bambino.
Quindi non li lasciano più vedere a Filippo (il bambino sequestrato), e lo cambiano si posto per non essere trovato.
Due sere dopo, Michele si accorge che c'è tensione in casa, e sente che vogliono uccidere al sequestrato così la polizia non può trovarlo. Michele, dopo che l'amico gli dice dov'è il nuovo refugio di Filippo, va a trovarlo in secreto e lo libera, rimanendo lui nel suo posto.
Pochi minuti dopo, il padre di Michele entra nella stalla (dov'era Filippo), e Michele al vederlo escie da dove era nascosto così di fretta che il padre non si rende conto che è suo figlio e gli spara.
Pochi minuti dopo arrivano gli elicotteri per salvare Filippo e per prendere al sequestratore; e Michele, in braccio del suo padre con la gamba herita, sorride al vedere Filippo sano e salvo.

Con un finale abbastanza aperto, per che ogni uno abbia la sua propia conclusione, il film è molto emozzionante e sorprendente fino al ultimo momento.
Gli attori sanno trasmettere le emozioni di forma molto reale e le immagini ci trasportano a quella epoca, quel posto e quel bambino.

COME AUMENTARE LA NATALITA'

L'Italia è maglia nera per il numero di nascite in Europa.
Immagina di essere l'amministratore del quartiere in cui vivi.
Che politica dell'infanzia adotteresti per migliorare la situazione?
Che cosa faresti di concreto per i cittadini più piccoli? Ci sono delle leggi o dei modelli del tuo paese che potrebbero essere esportati in Italia? Commenta poi le idee dei tuoi compagni esprimendo accordo o disaccordo.

Io Non Ho Paura

Mi è piacciuto molto questo film. C'era drama, suspense e tradimento ma soprattutto il film tratta dell'amicizia.

Il film è stato adatto dal libro dello stesso nome di Niccolò Ammaniti, pubblicato nel 2001. Siamo negli anni 70, il sud d'Italia, è estate, fa caldo, e i bambini giocano. Il protaganista principale è Michele, chi viva con sua sorella e mamma in questo piccolo paese povero. Suo padre è spesso via, ma ha un rapporto intimo con suoi figli.

All'inizio del film, Michele scopra un segreto strano della casa abbandonata che i bambini hanno trovato. Michele apre la cantina sotto della casa, e vede un piede, che sembra di essere di un morto, ma mouve. Michele cerca e vede un ragazzino. Ha paura, ma torna per aiutare questo ragazzo, con cibo e acqua. Un'amiciza improbable comincia, soprattutto quando Michele ascolta che il ragazzino (Filippo) è stato rapinato e i suoi genitori gli cercano.

A la casa di Michele, tutto non va bene. Michele deve condividere la sua camera con un uomo grande e antipatico, e Michele scopra che ha una pistola. Michele capisce che i suoi genitori e i suoi amici (compreso il compagno di stanza di Michele) sono i rapitori. Quando suoi genitori scoprano che Michele conosce il ragazzino, gli proibono di tornarci, ma dopo aver sentito che i rapitori hanno deciso di uccidere Filippo, Michele gli salva, solo per essere sparato dal suo padre. Al finale del film, non sembra che Michele è morto ma non si sa.

ALLA SCOPERTA DI URBINO E DEL SUO TERRITORIO

Urbino è una piccola cittadina circondata da verdi colline. Vi siete resi conto che praticamente ogni luogo è raggiungibile a piedi.
Certo il cammino è a volte impervio, ricco di salite e per fortuna di altrettante discese. Ma non lasciatevi ingannare dalle sue dimensioni. Urbino nasconde tanti tesori che non dovete farvi assolutamente scappare durante il vostro soggiorno, come ad esempio la Galleria Nazionale delle Marche ospitata nel Palazzo Ducale. Consultate l’utile sito www.urbinoturismocultura.it per dare un’occhiata ai monumenti ed ai musei da visitare. Di recente apertura è l’interessante Museo della Città in via Valerio.
Per avere notizie sui paesi limitrofi e magari ripercorrere gli antichi luoghi che costituivano il Ducato di Montefeltro vi sarà utile il sito
www.urbinoeilmontefeltro.it.
Se siete interessati a conoscere l’intera provincia, non perdete
www.turismo.pesarourbino.it che presenta anche un’aggiornata sezione dedicata agli eventi locali. Altro sito da consultare per ricevere le ultime novità riguardo a eventi, concerti, mostre e sagre che vengono organizzate a Urbino e dintorni è www.kontrotempo.it. Anche gli amanti delle escursioni o i cultori d’arte troveranno pane per i loro denti.
Infine per saperne di più sulla storia della città e fare da ciceroni a famigliari ed amici che verranno a trovarvi, date un’occhiata a
http://www.urbinonline.net che offre una panoramica storica, artistica e culturale sulla città ducale con una ben organizzata galleria dei personaggi legati ad Urbino.

LA PUNTEGGIATURA

Dopo aver letto la scheda sull’uso punteggiatura in italiano (pagg. 22-23 del libro), leggi questo articolo di Beppe Severgnini.

Cosa pensi dell’affermazione finale dell’autore (in neretto)?
Quale segno di punteggiatura attribuiresti agli italiani e quali agli altri popoli? E al tuo?

La punteggiatura è un territorio affascinante e inesplorato. C'è chi la evita, quasi fosse contagiosa. E chi la sparge a caso nelle frasi, come formaggio sulla pasta. Alcuni si affezionano a un segno ortografico, e ne abusano allegramente. Ci sono i fissati dei due punti e i maniaci del trattino: ma si tratta di minoranze. Ben più numerosi sono i Virgolisti, in grado di cacciare sei virgole tra nove parole, di solito nel posto sbagliato ("Le virgole sono, praticamente, gratis, e, quindi, usiamole, amici"). Irritanti sono anche i Puntinisti, i quali adorano i puntini di sospensione. Corrotti dalla corrispondenza intimista degli anni Settanta (lettere fitte scritte a mano, per diluire in quattro pagine quello che non s'aveva il coraggio di dire in tre parole), i Puntinisti non scrivono: alludono. Le loro frasi galleggiano nell'acqua come le ninfee di Monet ("Caro Severgnini... cosa dirle? Mio marito la stima... mia figlia la legge... io penso invece che lei abbia... come dire... la pettinatura di Paperoga..."). Anche la punteggiatura, tuttavia, segue le mode: e questo è il momento del punto esclamativo. Titoli, pubblicità, programmi tv, siti Internet, email: improvvisamente, tutti esclamano (Fantastico! Cliccate qui! Venite! Leggete! Comprate!). I punti esclamativi sono i soldati semplici della punteggiatura, ma ormai costituiscono un esercito. Chi li aveva abbandonati alle elementari, ritenendoli goffi e ridondanti, si ritrova circondato, e deve riflettere. Come si spiega il fenomeno? Una possibilità è che nel mondo delle mille offerte, chi vende/annuncia/propone qualcosa deve alzare il volume. Così la gente grida in Tv, eccede nei titoli - e scrive coi punti esclamativi. Seconda spiegazione: il punto esclamativo è una scorciatoia per esprimere sorpresa, entusiasmo, dissappunto. Ottenere lo stesso effetto con le parole è più elegante; ma non tutti lo sanno fare.

Infine: il punto esclamativo rispecchia il nostro carattere nazionale. La virgola è francese, il punto americano, il punto interrogativo tedesco; ma il punto esclamativo è certamente italiano: emotivo, eccitabile e lievemente enfatico.

Io veramente non ho paura

"Io non ho paura", adattato da Gabriele Salvatores dal romanzo di Niccolò Ammaniti è un film vibrante, emozionante. Seguiamo Miche' attraverso pochi ma intensi giorni della sua infanzia al sole tra i campi che potremmo identificare come pugliesi, magari calabresi. Traspare comunque un panorama della campagna del Mezzogiorno di trent'anni fa : il film, vera opera poetica, accosta la dolcezza alla violenza, i giochi dei bambini alle loro sfide crudeli, la comicità al dramma, la luce all'ombra. L'ombra nella quale incontrerà il suo gemello biondo, Filippo Carducci, rapito e sequestrato, vittima alla fine della povertà del Mezzogiorno.
Salvatores firma con "Io non ho paura" un'opera d'arte stilistica. Contrastano continuamente la bellezza e la peggiore crudeltà attraverso un susseguirsi di immagini, di suoni, in contraddizione le une con gli altri, ma che convergono tutti verso la fine drammatica. Quando si è riaccesa la luce mi sono chiesta se fosse morto. Ma alla fine non importa. Importa che un padre ha sparato al suo guaglioncello perché le sue condizioni di vita, magari la salvaguardia stessa della sua famiglia lo hanno spinto a rapire, a maltrattare un coetaneo di suo figlio. Ma dove si fermano i legami del sangue in quella realtà ?

giovedì 20 settembre 2007

Annunci

Alcuni annunci relativi alle lezioni:

- lunedì 24 settembre io (Francesca) non sarò presente, ma andrete con il gruppo B (insegnante Anita Oliveto) a visitare l'Emeroteca dell'università e la biblioteca di lingue. La visita durerà circa un'ora. Poi siete liberi.

- martedì pomeriggio 25 settembre recupereremo la lezione di lunedì mattina dalle 15 alle 18 presso il centro linguistico d'ateneo.

Altri annunci:

- la Libreria Universitaria, sita davanti al duomo, sta cercando un o più madrelingua spagnoli per leggere delle poesie durante una serata di tango argentino che organizzerà la stessa libreria.
Se qualcuno fra di voi è interessato può passare in libreria oppure passare la notizia a qualche suo compagno.

Ciao ciao!

Mi chiamo Rebecca e ho 21 anni. Vengo dal Inghilterra una citta' che si chiama Preston, vicino a Manchester. Communque studio all'universita' di Leeds. Studio l'italiano e l'anno prossimo spero di studiare anche il francese.
Non ho scelto di venire qui ad Urbino ha scelto la mia universita', pero' sono molto contenta di essere qui. Trovo Urbino proprio carina e mi piace molto.
Spero di migliorare la mia lingua quest'anno e di divertirmi molto!

Ciao!

Ciao ragazzi!

Sono Emma, ho 21 anni e vengo da Newcastle, Inghilterra. Studio l'italiano e la linguistica a Leeds, una citta' in cui c'e' molto da fare...quindi Urbino e' una citta' completamente diversa, ma mi piace molto l'atmosfera. Tutti conoscono tutti, e lo stile di vita e' piu' tranquillo in confronto a quello in Inghilterra. Non ho scelto Urbino, ma dopo aver vissuto qui per 2 mesi sono molto contenta di vivere qui per tutto l'anno. Spero che sia uguale alla fine dell'anno!

Spero veramente che io possa migliorare il mio italiano quest'anno...ma vedremmo!

Ciao!

mercoledì 19 settembre 2007

Servus!

Mi chiamo Jens, sono un tedesco di 26 anni e studio a Urbino per un anno. In Germania studio l'Italiano, il Francese e l'Linglese a Bamberga. Qui voglio migliorare il mio italiano e forse anche il mio francese. Ho scelto Urbino perché è una città piccola ed economica, quindi si può fare amicizie facilmente e divertirsi senza spendere moltissimi soldi. Voglio visitare molti corsi per non perdere troppo tempo nell'estero. Però voglio divertirmi anche, quindi ci saranno sicuramente dei problemi in futuro. Io sono curiosissimo...

Ciao a tutti!

Mi chiamo Melanie, ho 22 anni e vengo dalla Germania. Studio economia europea a Bamberg e ho cominciato a imparare l'italiano 8 mesi fa. Starò qui per un anno e mi piace molto la città. Durante questo periodo ad Urbino voglio imparare bene a parlare l'italiano, superare i miei esami d'economia, divertirmi, viaggare per l'Italia e conoscere a molta gente.

Presentazione

Buon giorno, sono Joana Biliato, studiante Erasmus proveniente dell'università de Las Palmas de Gran Canaria (Spagnia).
Sono arrivata domenica 16 di settembre e la verità che la prima impressione non è stata molto buona.
Prima di tutto era da sola, ed è la prima volta che sono cosi distante dalla mia familia e dal mio ragazzo, però dopo, nel esame di questo corso, ho conosciuto molta gente che erano nella stessa situazione che la mia quindi mi sono sentita molto contenta e l'impressione che ho adesso di questo viaggio non è la stessa che due giorni fa. Spero che anche a voi succeda lo stesso.

Joana

Io non ho paura

Il primo film del nostro cineforum del mercoledì pomeriggio è IO NON HO PAURA di Gabriele Salvatores. Forse qualcuno di noi ha letto il libro di Nicolò Ammaniti da cui è tratto il film.

Per collocare il film nel panorama cinematografico italiano storico e attuale è utile il progetto Momenti del cinema italiano che si articola in 12 puntate in cui vengono affrontate le fasi più significative della storia della cinematografia italiana.
Se siete appassionati di cinema una divertente trasmissione radiofonica che vi terrà aggiornati sulle ultime novità è
Hollywood party, in onda su Radio 3 dal lunedì al venerdì alle 19.03 (disponibile anche in podcast).

Ma veniamo a Io non ho paura. Cosa pensate del film?
Vi sono piaciuti gli attori (capacità di interpretare il personaggio, adatto/a al ruolo o no, ecc..) ?
E la trama (coinvolgente, scontata, interessante, ricca di colpi di scena, lenta, ecc)?
Di quali scena/e avreste volentieri fatto a meno?
Siete rimasti delusi dal finale?

Provate a scrivere una breve recensione seguendo lo schema a pag. 280 del vostro libro.

In fondo al blog trovate poi un sondaggio sul gradimento del film. Indicate la vostra preferenza!

martedì 18 settembre 2007

Festa di Benvenuto - Giovedì 20 settembre


Una francesina a Urbino

Sono pochi i francesi qua, però comunque ci sono e quindi mi presento. Mi chiamo Flora e ho 18 anni, sono piccolina... A Strasburgo studio lingua, letteratura e cultura italiana da due anni ormai, questo è il terzo. Però penso che dopo mi specializzerò nel restauro di opere antiche, forse a Urbino.

Sarebbe lungo fare la lista di quello che mi piace e di quello che non mi piace, basta solo dire che sono una grande curiosa della vita, sono solo molto pigra.

Sono a Urbino ormai da più di un mese, ho preferito anticiparmi per trovare una casa indipendente. Fitto un appartamento in convivenza con una marchigiana e una peruviana, quindi è un appartamento internazionale quello ! Sono girata un po' per Urbino. Alla fine sono quattro strade, ma dense di storia e di arte, dense di spirito studentesco (nel bello e nel brutto), dense di salite ripide e di vespe. Potrei dirne di più ma mi sta scadendo la connessione internet quindi dovrei concludere...

Sono comunque lieta di conoscervi, spero di stringere amicizia con voi e ci vediamo domani.

PS : ma perché la Francia è l'unico paese al mondo ad usare la tastiera AZERTY ?

La città di urbino

Quando sono arrivata a Urbino, sono rimasta colpita dalla bellezza di Urbino! A mio avviso, è una città unica. Il scenario che circonda Urbino è veramente bello. La piazza della repubblica è un luogo d'incontro perfetto, con tutti i bar e tutte le ristorante nel centro della città. Ci sono molte strade caratteristiche dové si può comprare tutto quello che si vuole. Tuttavia, le colline ripide sono troppo faticose! Pensavo che la città sembrava perfetta su internet e non sono delusa!

Pensieri di Urbino

Ciao a tutti. Mi chiamo Phil, sono inglese e ho 20 anni. Sono qui a Urbino per 5 mesi, e poi vado a Granada, in Spagna, per alcuni mesi. Così se c'è un spagnolo che sa qualcosa di Granada che dovrei sapere, per favore mi fa conoscere.

Che pensiamo di Urbino? Secondo me, è bella, senza dubbio, però queste colle m'ammazzeranno presto. Certamente è una città dove l'università è veramente prominente, e mi piace. Noi giovani dovrebbero essere le persone le più importanti qui. Sembra che c'è una vita notturna abbastanza vivace, che mi piace anche. Una cosa che trovo geniale e che qui è possibile caminare per la città senza direzione, e poi si può trovare qualcosa fantastica di che non conoscevi primo.

Al contrario, mi manca lo sport. Sto mancando i mondiali di rugby e non posso trovare nessun locale in cui potrei guardare. Inoltre, manco i mondiali di cricket ma sarei abbastanza sorpreso se un locale italiano li mostrerebbe.

Non ho ancora deciso quali corsi seguirò mentre sono qui. Alla mia università (Hull), studio francese, italiano e spagnolo (sembrava di essere una buona idea quando mi sono iscrito), ma sicuro che studiare spagnolo in italiano sarebbe veramente difficile. Non lo so.

Però generalmente, sono ottimista per questo periodo che passerò qui. Dopo essere abituato alla nuova rutine qui e fare amici, sono sicuro che nostro tempo a Urbino sarà indimenticabile.

lunedì 17 settembre 2007

PER INIZIARE

Benvenuti cari studenti!

Con questo post inauguriamo il nostro spazio virtuale, che ci accompagnerà durante queste tre settimane di corso intensivo e magari anche oltre, durante il semestre o l'anno accademico che passerete a Urbino, nella città ducale!
l blog sarà il luogo in cui continueremo e arricchiremo le attività svolte in classe, scambiandoci opinioni, curiosità sui nostri paesi di provenienza, impressioni su Urbino e sull'Italia, ma anche annunci relativi ad eventi ed iniziative o informazioni pratiche che potranno esservi utili durante questo periodo.

L'apprendimento che sperimenteremo sarà di tipo cooperativo. Il materiale che verrà pubblicato sarà elaborato da voi, non ci sarà alcuna correzione da parte mia, ma vi correggerete reciprocamente, dandovi consigli o magari interrogandovi su questioni grammaticali e lessicali utilizzando lo stesso blog come forum di discussione.
Per cominciare sarebbe bello che ognuno di voi si presentasse, ci raccontasse le proprie aspettative e le prime impressioni suscitate da Urbino. Potete prendere come riferimento le domande che abbiamo utilizzato oggi in classe. Per farlo CREATE UN NUOVO POST e dategli l'etichetta "presentazione". Mi raccomando ricordatevi di salvarlo!

A fondo pagina troverete inoltre un piccolo SONDAGGIO sul perché studiate la lingua italiana. Siete invitati tutti ad esprime la vostra preferenza! Se non vi siete ancora iscritti al blog, seguite le istruzioni che vi sono state fornite.

Beh allora, che il blog abbia inizio!