martedì 25 settembre 2007

Certo, gli italiani (insieme agli americani ?) sono il popolo più riconoscibile al mondo... Io direi che ci sono certe caratteristiche comuni : parlano forte, hanno un parlato "colorito" (per il rispetto di questo blog mi rifiuto a chiarire !), sono sempre a telefono e proprio per questo parlano forte. Se qualcuno ti taglia la precedenza vuoi mettere che è italiano ? :-p Poi possono distinguere in base all'età : gli adolescenti milanesi che fanno la gita scolastica a Strasburgo hanno tutti tute e scarpe griffate. Gli altri magari si riconoscono dal taglio dei capelli, dal modo di camminare, dagli stivaletti...
I francesi in viaggio invece hanno tutti sopra i 60 anni. Anche perché i francesi, essendo profondamente sciovinisti, non escono dalla Francia. Quelli che vanno in giro già conoscono tutta la Francia e cercono paragoni (negativi ovviamente). C'è chi dice davanti alla torre di Pisa : "Guarda che la Tour Eiffel è più bella!", o chi davanti al golfo di Napoli "Guarda che in Francia la strada è indicata meglio". Insomma, hanno la mente un po' chiusa. Poi un francese anche giovane non parla mai l'inglese e si giustifica dicendo che il mondo intero dovrebbe parlare francese. Il francese all'estero lo trovate al ristorante francese, massimo all'italiano. Poi hanno sempre il berretto con la visiera e le scarpe da ginnastica perché non prendono l'autobus, non si fanno indicare la strada, e quindi girano tutta la città a piedi, magari si perdono... In poche parole : il francese in vacanza all'estero è RIDICOLO !
Io invece ho sempre odiato quel modo di fare. Penso che se si vuole visitare un altro paese ci debba essere un po' di elasticità... Anzi, il vero turismo dovrebbe favorire la scoperta individuale del paese, del popolo, della cultura che si vuole visitare. No ai viaggi organizzati in cui ti lasciano cinque minuti davanti alla Gioconda per fare una foto, no a "seguite l'ombrello", no alla cinquantina di persone che sbarcano al palazzo ducale e inquinano la tua visita !
Il mio primo grande viaggio all'estero è stato a Napoli. Ho avuto la fortuna di essere accolta dai miei suoceri e quindi di vedere Napoli con gli occhi di un napoletano. La fortuna di andare nei posticini che non sono indicati sulle guide e che magari sono più interessanti del Castel dell'Ovo... La fortuna di conoscere la gente del posto, di immergermi nella cultura napoletana, magari nei problemi napoletani. No, Napoli non è solo "pizz', mafia e mandulin"... Io quindi ho il profilo "un mondo da esplorare", e infatti appena ho un po' di tempo libero prendo la corriera per Caserta e ci torno, perché non ho finito di esplorarla.

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